Il Sindaco è “tranquillo” sul deposito di Etilene a Vada
In data 27 Aprile finalmente è arrivata la risposta del Sindaco alla nostra interpellanza in merito al Deposito di Etilene e Vada (il testo completo è leggibile cliccando qui).
L’interpellanza che abbiamo sottoposto all’attenzione del Sindaco chiedeva i criteri che si intendono valutare o già valutati ad oggi, ed eventuali provvedimenti presi fino ad oggi da questa amministrazione comunale in riferimento alla vertenza Solvay – Ambiente del 08/02/88 allegato N.17 ed agli specifici punti 1-2-3-4-5-6
La zona in cui è dislocato il deposito di etilene rientra perfettamente nel caso contemplato dalla direttiva 2012/18/UE del 04/07/12 sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose recante modifica e successiva abrogazione della direttiva 96/82/CE del Consiglio (direttiva Seveso), i primi nuclei abitati distano solo 300m circa e la strada Aurelia, con intenso e quotidiano traffico è a soli 370m circa. Infine, durante il periodo estivo (maggio-settembre), a meno di 1 Km la spiaggia, ambiente sicuramente di interesse naturale, è frequentata da turisti ed abitanti del comune; inoltre il deposito si trova su una zona di grandissimo potenziale ed interesse archeologico.
Chiedevamo di conoscere se per l’amministrazione le distanze delle abitazioni residenziali, della strada, della spiaggia, rispetto all’impianto del deposito di etilene siano da considerarsi come adeguate, se quindi l’amministrazione ritiene si possa affermare che la sicurezza è garantita, e se ad oggi siano state prese adeguate misure di sicurezza e quali siano nel dettaglio.
Infine evidenziavamo che nel programma elettorale con il quale il Sindaco ha preso un impegno verso i cittadini di Rosignano, si definiva la zona archeologica di san Gaetano a Vada, sulla quale è dislocato anche il deposito di etilene, come luogo dove è custodita la memoria del passato, e sul quale promette la realizzazione di un parco archeologico moderno e innovativo. Come conciliare la presenza del deposito a riguardo della futura e promessa realizzazione del parco archeologico a riguardo della sicurezza?
Per ultimo, quale sia il controllo e le verifiche esercitate dall’amministrazione comunale a riguardo dell’attuazione o meno della manutenzione necessaria al mantenimento della sicurezza dell’impianto. Intendevamo con questa domanda chiedere se l’amministrazione si ponesse o meno il problema, il dubbio, se il deposito di etilene fosse correttamente manutenuto e se quindi i cittadini di vada fossero al sicuro.
La risposta ricevuta è un po inquietante:
“I controlli sulle manutenzioni industriali non sono di competenza dell’amministrazione comunale ma di altri soggetti, ARPAT, ASL. Vigili del Fuoco.”
Ovvio, sappiamo che non è il Sindaco che deve andare a fare i controlli, ma ci pare doveroso che un Sindaco che ha un impianto così pericoloso per la vita di decine di abitanti nel suo Comune si ponga il dubbio di vigilare chiedendo periodicamente conto ad Arpat, Asl, Vigili del fuoco dello stato dell’impianto e se le manutenzioni siano davvero fatte o meno… La risposta ricevuta ci fa capire che il dubbio il Sindaco Franchi non se lo pone, si affida ciecamente ai soggetti preposti.
Noi restiamo molto preoccupati invece per i cittadini di Vada, per i frequentatori delle spiagge antistanti. Le parole di Franco Setti, coordinatore del servizio di protezione civile:
…nel caso di incidente, di una fuga di etilene, il pericolo consiste nella formazione di una nube infiammabile che può esplodere. Ed è impossibile valutare i tempi di intervento che dovrebbero essere molto veloci. La popolazione, in questo caso, sarebbe coinvolta da un’onda d’urto i cui effetti potrebbero essere simili a quelli di un terremoto. (link)
Ci pare davvero inaccettabile che un Deposito della pericolosità come quello di Vada, per giunta nemmeno interrato, resti ubicato a poche decine di metri dall’abitato, e che semplicemente si pensi di risolvere il rischio aggiornando il piano di emergenza della protezione civile informando poi i cittadini del rischio che corrono e di cosa fare in caso di esplosione. Ma cosa potrebbero fare gli sventurati cittadini se i tempi sono quelli definiti da Setti come molto veloci??? Davvero è pensabile che, a seguito di un’esplosione, tutti gli abitanti vicini, potenzialmente anche bambini, anziani, abbiano l’estrema prontezza e reattività di agire immediatamente per la propria sicurezza??????
Leggete la risposta alla nostra interpellanza:
http://www.rosignano5stelle.it/wp-content/uploads/2015/05/Risp-interp-etilene-vada.pdf
I Consiglieri e gli Attivisti del Movimento Cinque Stelle Rosignano Storico Certificato
Mario Settino, Elisa Becherini, Francesco Serretti
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