Il rispetto delle regole vale anche per i partiti, irregolare il pagamento dei tributi comunali, altra “dimenticanza”?
Il Rispetto dei regolamenti comunali deve essere uguale per tutti, non possono esserci distinzioni, come i cittadini sono tenuti a conoscerli ed ad osservarli così lo devono fare tutti i soggetti, in primis proprio i partiti politici.
Spiega infatti Elisa Becherini, capogruppo del Movimento 5 Stelle Rosignano che “E’ da considerare che il PD è il partito di maggioranza che amministra il Comune di Rosignano, come tale è imbarazzante che dichiari di avere dimenticanze nel rispettare un regolamento comunale che ha approvato, e che è visibile e scaricabile in ogni istante da chiunque dal sito web comunale; nel regolamento sono riportate con estrema chiarezza le scadenze. Fare una legittima richiesta di atti non significa mettere in dubbio la correttezza del Partito Democratico, che tra l’altro fa bene a pagare le sale comunali, restituendo con questo i soldi dei cittadini, sia chiaro, visto che percepisce il finanziamento pubblico, non certo pagando di tasca propria. Il Movimento 5 Stelle al contrario non deve restituire nulla perché ai cittadini non chiede alcun finanziamento, avendo rinunciato ai 42 milioni di euro del rimborso elettorale”.
Prosegue poi Mario Settino chiarendo che “Tutti noi tre consiglieri comunali del M5S Rosignano, Becherini, Settino, Serretti restituiamo totalmente i nostri gettoni di presenza per finanziare progetti didattici nelle scuole elementari del nostro Comune, ancora una volta estendiamo l’invito a fare altrettanto a tutti gli altri consiglieri comunali, un invito fatto più volte al quale ad oggi non risulta risposta. Singolare quindi la necessità di doversi giustificare attaccando il M5S, tanto più che “dimenticarsi” sembra essere una regola”.
Spiega infatti Francesco Serretti che “A seguito di una nostra interrogazione sulla regolarità contributiva di tutti i partiti politici di Rosignano, a fine gennaio ci è stata comunicata la risposta del Vice Sindaco Donati che riporta dei dati su i quali invitiamo i cittadini a fare una riflessione; al netto di possibili errori, sulle principali imposte, emerge che il Partito Democratico alla data di fine gennaio 2016 non avrebbe pagato la rata di saldo del 2014 inerente alla TARSU/TARI, rispetto alla quale anche per Rifondazione Comunista non risulta pagata la rata di saldo del 2015. Ancora: secondo gli uffici comunali, Rifondazione Comunista, alla data dell’interrogazione, non avrebbe pagato ICI e IMU dal 2011, e la TASI non risulta pagata nel 2014 e nel 2015. Per tutti gli altri partiti non risultano pagamenti in quanto le sedi non sono intestate al partito ma probabilmente a privati o società, così riferisce il Vice Sindaco”.
Chi amministra e fa le leggi a livello nazionale e applica le regole con le tasse locali non può permettersi di essere “distratto” quando deve osservare i propri regolamenti e lamentarsi se deve pagare le sanzioni per non averli rispettati, come invece fanno tutti i cittadini onesti, anzi dovrebbe scusarsi con quest’ultimi e i propri tesserati. A chi amministra il nostro Comune chiediamo semplicemente la Coerenza e l’ONESTA’!
Il M5S Rosignano ha fatto il suo dovere nel rispetto del principio di uguaglianza davanti alla legge ed i regolamenti, l’attacco politico lo ha fatto il PD replicando senza avere l’umiltà di ammettere di essere in torto, il PD fa le regole e poi non le rispetta, questo è il dato di fatto.
Vorremmo concludere riflettendo sul fatto che la TASI è una tassa chiesta per sostenere le spese dei comuni per i servizi cosiddetti “indivisibili”, esempio illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade ecc.. La nostra domanda è la seguente: Ma a contribuire a questi servizi devono essere solo i cittadini?
Il M5S Rosignano ha fatto il suo dovere nel rispetto del principio di uguaglianza davanti alla legge ed i regolamenti, l’attacco politico lo ha fatto il PD replicando senza avere l’umiltà di ammettere di essere in torto, il PD fa le regole e poi non le rispetta, questo è il dato di fatto.
Vorremmo concludere riflettendo sul fatto che la TASI è una tassa chiesta per sostenere le spese dei comuni per i servizi cosiddetti “indivisibili”, esempio illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade ecc.. La nostra domanda è la seguente: Ma a contribuire a questi servizi devono essere solo i cittadini?