Riflessioni sull’Assemblea pubblica “Rosignano città laboratorio per la prevenzione oncologica”
In merito all’assemblea pubblica di venerdì 30 settembre ore 16,30 presso l’Auditorium di Piazza del Mercato (Rosignano Solvay) “Rosignano città laboratorio per la prevenzione oncologica”, condividiamo le nostre osservazioni: lo stato di salute della cittadinanza di Rosignano Marittimo, è stato da sempre un tema di primo piano per noi del M5S Rosignano, abbiamo condotto lotte durissime per spingere il Sindaco ad attivarsi per avviare uno studio epidemiologico, ricevendo risposte poco esaurienti ed evasive; abbiamo comunque continuato a sostenere ogni azione che riguardasse la salute dei cittadini, da soli ed assieme alle associazioni che sul territorio si occupano di questo argomento essenziale.
Ricordiamo brevemente le assicurazioni del Vice Sindaco Donati:
l’amministrazione, a suo dire, avrebbe stanziato 20.000 euro per uno studio epidemiologico, ma, nonostante le nostre pressanti richieste, non ci è mai stato mostrato alcun atto ufficiale su tale studio né sullo stanziamento della cifra! La verità è che ad oggi non è mai stato avviato alcun percorso, una presa in giro che ricade sui cittadini: non hanno mentito a noi ma alla cittadinanza. Le nostre azioni sul tema della salute sono sempre state ispirate dal concetto che dalla conoscenza si potessero individuare strumenti e percorsi per arrivare a eliminare le cause di malattia; cause che in questi anni di attività ci siamo sentiti negare, minimizzare, definire come un male da accettare ecc…, tentativi di insabbiare le questioni ambiente-salute che abbiamo sempre respinto. Non accettiamo di venire a patti in alcun modo sulla salute dei cittadini, mai” riferisce Franceso Serretti,
Prosegue Elisa Becherini: “Un primo risultato positivo, sul fronte del rapporto tra inquinamento ambientale e salute, è la notizia che finalmente l’amministrazione si è decisa ad affrontare il tema, se fino ad ieri l’atteggiamento che ha tenuto è non ritenere urgente un intervento, visto che già ASL ed ARPAT se ne occupavano, con il dibattito organizzato ieri, sembra avere l’intenzione di riconoscere la necessità iniziare a interessarsi ad un percorso serio, ammettendo di fatto di non averlo mai fatto fino ad oggi, e confermando di non aver mai avviato nessun studio epidemiologico. Quando si parla di patologie gravi che conducono al decesso, il fattore della rapidità nella presa in carico del problema è molto prezioso, dall’amministrazione però ieri non è arrivato alcun cenno di scusa per aver perso tanto tempo.
Gli interventi dei relatori (Sindaco, Direttore generale dei servizi prevenzione ISPO, dei funzionari di ARPAT) annunciano la volontà di fare di Rosignano Marittimo un laboratorio per la prevenzione oncologica, sperimentando una forma di collaborazione con i cittadini e le associazioni del territorio innovativa, un modello da costruire assieme ai soggetti istituzionali e che in un tempo di due anni dovrà trovare i migliori percorsi di studio, analisi, prevenzione, azioni concrete per raggiungere lo scopo concreto di ridurre le criticità presenti nel Comune; un modello potenzialmente esportabile ad altri Comuni una volta portato a termine. Ci auspichiamo che tutto questo sia svolto nella massima rapidità e concretezza”. L’incontro di ieri rappresenta una tappa importante, ma è stato monodirezionale, i cittadini presenti volevano fare molte domande ma solo ad alcune i relatori hanno potuto rispondere, un peccato, il confronto con la cittadinanza meriterebbe sempre uno spazio maggiore, ha prevalso invece la presentazione dei relatori”.
Conclude Mario Settino: “I cittadini hanno approfittato per provare a capire come mai nella rete regionale di rilevazione di Arpat non esiste alcuna centralina di rilevazione per la qualità dell’aria sul territorio di Rosignano, una situazione difficilmente accettabile tenendo conto del notevole livello dell’insediamento industriale, nessuna centralina poi che rilevi le polveri sottili legate al traffico veicolare. Su questo nessuna risposta convincente da parte della Dott.ssa Rocchi di Arpat. Anche su questo quesito, che abbiamo a suo tempo posto tramite atti all’amministrazione, abbiamo ottenuto solo risposte evasive.
Alcuni inviti fatti dal funzionario che sostituiva l’assente Direttore ASL Toscana NOrd Ovest, De Lauretis, sulla necessità di saper fare “comunicazione” sulla salute ci sono sembrati troppo insistenti: pur riconoscendo il concetto, ci è parso un ammonimento sulla necessità che la discussione sullo stato di salute di Rosignano debba essere riservata agli addetti ai lavori, non condividiamo assolutamente. L’inquadramento dei dati ambientali a cura della Dott.ssa Rocchi di Arpat el’aggiornamento sui dati di mortalità e sullo stato di salute della popolazione di Rosignano, esposti dalla dottoressa Elisabetta Chellini dell’Ispo, sono stati molto sbrigativi, per il poco tempo concesso, ma proprio per questo troppo generici: la fotografia che ne è emersa è stata rassicurante, pur con qualche accenno alle criticità verso le patologie legate al mesiotelioma, ai tumori del polmone, all’Alzheimer; è mancato l’analisi dettagliata”.
Eccellente l’intervento del dott. Fabrizio Bianchi, direttore dell’Epidemiologia Ambientale del CNR di Pisa, nel suggerire di trasformare REALMENTE la nostra comunità in un laboratorio diffuso, in cui ricercare indicatori estremamente precoci di danno cardio-vascolare.
Preso atto dei dati illustrati, ci chiediamo:
-è sufficiente la sola enunciazione dei dati di morbilità e mortalità senza prendere in considerazione la possibilità che in un contesto diverso lo stato di salute della popolazione potrebbe essere notevolmente migliore?
-il ruolo patogeno delle varie sostanze chimiche presenti nel nostro territorio nelle cause di morbilità e mortalità
-quando si parla di prevenzione primaria se tutto si può basare sulla sola modificazione degli stili di vita (alimentazione, fumo e sedentarietà), ovviamente importante, senza prendere in considerazione della bonifica del nostro territorio (terreno aria e mare) delle notevoli quantità di sostanze chimiche presenti.
SOLO DOPO UNO STUDIO EPIDEMIOLOGICO APPROFONDITO E ACCURATO SI POTRÀ’ FOTOGRAFARE LA SITUAZIONE REALE DELLO STATO DI SALUTE DEI CITTADINI DI ROSIGNANO.