PINETA MARRADI BENE MONUMENTALE: PERSA UNA GRANDE OCCASIONE PER IL TERRITORIO
“Un’occasione persa per il nostro territorio e per i cittadini” informa Francesco Serretti “la mozione è stata respinta con argomentazioni discutibili e anche con diverse dichiarazioni inesatte. Ai cittadini vanno dette le cose come stanno, noi lo abbiamo fatto in un incontro pubblico ed è proprio in questa occasione che è nata la richiesta portata avanti nella nostra mozione. All’assessore Nocchi, che ha dichiarato aperto il percorso dell’individuazione per la verifica sul territorio di piante con caratteristiche tali per essere individuate come piante monumentali, rispondiamo nuovamente che tale verifica doveva essere stata fatta e inoltrata entro il luglio 2015. La conferma di tale inadempienza, del resto, era già arrivata direttamente dalla risposta del 06/04/2017 del sindaco Franchi alla nostra interpellanza sulla questione, ma in consiglio comunale ci aspettavamo una volontà concreta di progredire nel senso indicato dalla Legge, tanto più che proprio in Regione il 20/04/2017 è stata approvata la mozione che impegna a sostenere con ogni iniziativa utile la tutela e la salvaguardia delle pinete toscane, cogliendo almeno l’occasione per valutare l’inserimento della Pineta Marradi nelle schede. Invece la mozione è stata respinta con un monologo sterile ed inutile su quanto è stato fatto. Non capire che la nostra proposta rafforzava invece il percorso di rivalutazione avviato dall’amministrazione è sintomo di scarsa lungimiranza e attenzione al territorio, o piuttosto del volere escludere una buona proposta solo perché presentata da noi, peraltro senza alcun costo per l’amministrazione”
“Del resto”, prosegue Elisa Becherini, “ il degrado della Pineta, lo stato dei viali e le proteste sui parcheggi selvaggi persino sulle aiuole all’interno della zona sono state denunciate più volte anche recentemente proprio dagli stessi cittadini, come pure la mancata manutenzione della Pineta causa del deperimento di molte piante, indicata invece proprio nello studio commissionato all’università di Pisa. Al capogruppo PD Agostini, che ci accusa di ridondanza, preoccupato che la legge n. 10 del 2013 sul patrimonio monumentale degli alberi, da noi citata nella mozione, <<…possa comportare l’ingessatura completa di un territorio creando dei problemi per la sua ottimale gestione>>,facciamo presente per prima cosa che stiamo parlando di adempimenti obbligatori e in secondo luogo che la legge è stata fatta per tutelare il patrimonio arboreo e la sua valenza culturale e storica. Sicuramente ci saranno dei vincoli, ma questi vincoli sono stati inseriti per riconoscere tali valori quale bene primario per la collettività. Agostini dovrebbe essere lieto di questo invece di denunciare rischi francamente inesistenti. O forse sta dicendo che una legge che aggiunge degli adempimenti ad altri già previsti e adottati è un intralcio all’attività amministrativa e quindi chiederne legittimamente l’applicazione è inutile?” Noi preferiamo essere ridondanti, se questo significa portare avanti le richieste dei cittadini e tutelare il nostro territorio. Ma lo facciamo citando norme di legge che supportano tali richieste. E informando anche i cittadini che al momento non c’è un piano delle essenze da ripiantumare, in quanto sarà valutato in itinere dai tecnici, come dichiarato dallo stesso assessore Nocchi il 22/02/2017 in risposta alla nostra interrogazione”.
“La gestione del patrimonio verde così come di ogni altra cosa pubblica del nostro Comune deve essere effettuata nell’esclusivo interesse di preservarne e tutelarne il valore restituendo ai cittadini un territorio migliore, questo è il senso della richiesta contenuta nella nostra mozione” spiega concludendo Mario Settino, “Non ha importanza quanto difficile sia un percorso o quanto difficile sia la sua gestione perché chi amministra non è il proprietario di tali beni ma solo colui che temporaneamente è chiamato ad amministrarli. I proprietari sono invece i cittadini e l’intera comunità che abita sul territorio. Lo ricordiamo al capogruppo PD Agostini, affinché possa meditare sulle affermazioni fatte in consiglio comunale. Dire ad esempio che <<sono probabilmente le tutele normative ad aver causato dei ritardi di intervento nella manutenzione della pineta>> è una giustificazione che non convince nessuno. Come pure affermare che le nostre richieste siano state fatte <<per cavalcare qualche cosa che va di moda perché elemento di abile comunicazione>>. Di questo, se ne prenda la responsabilità davanti ai cittadini stessi, noi abbiamo ben altra visione della questione, le scelte fatte per tutelare un bene pubblico dalla valenza storico culturale e affettiva per i cittadini non ingessano mai un territorio ma contribuiscono a rilanciarlo”.