L’incontro tra il “saggio” Onida e i giovani di Rosignano
Se l’asino viene nominato cavallo, non per questo deve correre all’ippodromo.
Un incontro tra un saggio e dei giovani, sarebbe utile per entrambi, se vecchio facesse sempre rima con saggio, sei il saggio fosse considerato saggio dalla comunità e non nominato da un potere. Nel passato c’è stato un potente che aveva nominato il suo cavallo senatore, ma non per questo il cavallo legiferava. Pochi anni fa il parlamento italiano nominò Rubi, la nipote di Mobarak, e non per questo quest’ultimo la chiama, nipote!
Il nominato “saggio” Onida incontra i giovani di Rosignano e parla a loro di quanto sia meravigliosa la Costituzione perché basa la propria attenzione sul l’individuo, sulla persona ecc. Colui che è stato scelto per stravolgerela.
Se la nostra Costituzione è la più bella non ha bisogno di operazioni di facciata. E come se la più bella donna del mondo faccesse uso del silicone.
Piuttosto che cambiare, i così detti “saggi” devono operare per metterla in atto.
Siccome non sono stato scelti dal popolo, la loro opera di cambiamento è nel nome dei partiti. Purtroppo gli interessi dei partiti non coincidono con quelle del popolo italiano oggi.
Ecco perché l’intervento del così detto “saggio” Onida non convince i giovani di Rosignano.
Alle domande sulla scottante tema dell’uguaglianza uomini e donne
Perché ancora nessuno vigila, risponde, che le donne devono essere contente intanto perché hanno concesso loro il lusso di votare…
Non è stata una regalo signor “saggio”, ma risultato di una lunga battaglia, conclusa infine con la lotta armata contro gli osurpatori nazifascisti, dove le donne hanno dato il loro prezioso contributo.
La questione del femmicidio in Italia, non è una questione culturale o religioso. In Italia si ammazzano le donne semplicemente perché manca una certezza della pena, e questo per colpa di questa classe politica.
Signor “saggio” per capire meglio il fenomeno, non basta leggere due romanzi di cultura ebraica, ma cercare di colmare il vuoto dalle leggi.
I nostri vecchi parlamentri si sentono giovani fino alla morte ecco perché non lasceranno spazio ai veri giovani. Loro hanno un regime contributivo diverso da quello dei lavoratori, che sono chiamati giovani per legge, solo per non arrivare alla pensione e quando ci arrivano sarebbe da fame. Ma la Minetti, la Carfagna e molti altri come loro ci arriveranno presto.
I giovani sono sinceri, e parlano della tragedia dell’immigrazione con dolore e comprensione, denunciando il comportamento meschino dell’Italia.
Per il disastro di Lampedusa il saggio ha rammentato che la costituzione prevede asilo politico…peccato che si sia dimenticato della Bossi/Fini dei milioni spesi in addestrare militari in Libia per bloccarli e che non appena mettono piede in Italia sono clandestini mentre a quelli che sono morti in mare gli facciamo i funerali di stato.
I nostri giovani, sono più attenti alle questioni morali della politica, dei così detti “saggi”. Alla domanda che ci sono 5 “saggi” indagati, il nostro ha risposto, che i fatti risalgano a tanto tempo fa. Caro “saggio”, in Italia, la legge indaga delle malefatte del passato non delle intenzioni del futuro.
E dell’università, del disastro della scuola, della fuga dei cervelli dall’Italia verso l’estero, come può rispondere uno che in qualche modo ha dato il suo contributo politico a questo disastro?
In un incontro della saggezza nominato e la gioventù di Rosignano, i veri saggi erano loro. Grazie ragazzi!