LA RISPOSTA ALL’INTERPELLANZA ANNULLAMENTO MESSA IN SCENA DEL TESTO “PANICO MA ROSA” AL FESTIVAL INEQUILIBRIO 2020
Se si crede nell’Arte e nella Cultura, si investe, con l’obiettivo di consentire alla Cittadinanza di usufruirne, per arricchirsi attraverso di essa; per questo, al di là delle responsabilità, ci saremmo aspettati toni più concilianti da parte del Sindaco e dell’Assessore, invece nessun tentativo di restituire serenità per favorire un chiarimento con Alessandro Benvenuti, anzi, si rimarca nuovamente la responsabilità esclusiva che sarebbe a carico dell’artista. Non solo, Il Sindaco Donati arriva a definire l’annullamento dello spettacolo voluto da Alessandro Benvenuti, per la motivazione che il luogo non fosse idoneo, come un “un gesto di grande maleducazione”; Nel nostro atto era presente un richiamo a ripensare all’accaduto per favorire la messa in scena dell’opera teatrale a Rosignano, perché se lo scopo era permettere che la cittadinanza ne potesse godere, allora tale scopo non può essere cancellato dall’accaduto, ma deve essere reso possibile rimediare, con un confronto costruttivo tra l’Ente e l’Artista, offrendo il Teatro Solvay.
Se i fatti sono quelli esposti nella risposta dell’Assessore Licia Montagnani, chi ha preso gli accordi, la Direzione Artistica di Armunia, potrebbe aver sottovalutato il valore di questo spettacolo e cosa Benvenuti volesse mettere in scena, uno spettacolo intimista che parlava della paura della morte in questo lock down, dove emergono sogni e bisogni, ricordi e crudeltà, in un viaggio alla ricerca di un nuovo senso della vita per non impazzire, mescolando sogni e aneddoti, fino alla decisione della rinascita a nuova vita; ben venga l’Arte e gli Artisti in strada, ma con spettacoli pensati e preparati per tale contesto, la valutazione va fatta anche rispetto al testo ed al contesto: l’idea che qualunque spettacolo teatrale possa essere rappresentato ovunque è sbagliata, penalizza il valore stesso dell’Arte, svilendo il lavoro di chi la fa.
Infine, ci lascia perplessi sia la posizione assunta della Montagnani, che si è dichiarata estranea del tutto all’accaduto, tirando in causa esclusivamente Armunia, quasi che lei non fosse l’Assessore alla cultura del Comune di Rosignano Marittimo, ma anche il silenzio della Direzione di Armunia (Fumarola e Masi): non hanno nulla da dire in merito?
Segue l’estratto della risposta all’Interpellanza dell’Assessore alla Cultura Licia Montagnani:
“In merito all’interpellanza in oggetto, preciso quanto segue: … Fin dall’inizio, è stato stabilito che “L’Uliveta” avrebbe ospitato la chiusura del festival e della fine del settembre rosignanese, al fine di riportare l’arte in mezzo alla gente, fra le persone nelle piazze, chiudendo il festival con un grande luogo del luogo, nel luogo più vissuto e più associativo del paese. Per questo motivo, i direttori artistici di Armunia, nel pieno della loro autonomia, hanno individuato Alessandro Benvenuti, un nome che nel corso della sua carriera ha mutato se stesso e la sua arte anche proprio grazie alle piazze, alle piazze italiane. Io, in qualità di Assessore alla Cultura e al Turismo, non ho avuto alcun contatto con Alessandro Benvenuti e il giorno della rappresentazione ero in ultima fila tra il pubblico con mio marito ed eravamo spettatori; non ho preso parte all’organizzazione dell’evento, né avuto rapporti con l’artista, attività che come sempre sono state gestite da Armunia. Dal punto di vista tecnico e organizzativo, Armunia ha garantito le condizioni necessarie affinché lo spettacolo potesse svolgersi nel rispetto delle esigenze artistiche. …L’area dell’Uliveta è utilizzata da tempo per ospitare spettacoli e con l’allestimento di Armunia e dei suoi tecnici era stata resa idonea ad ospitare un artista come Benvenuti, tanto che i responsabili tecnici della compagnia non avevano avuto niente da dire circa l’idoneità dello spazio allestito per lo spettacolo.
La direzione di Armunia ha concordato e contrattualizzato data e luogo dello spettacolo con la produzione fin dal 28 luglio ed era stato specificato il contesto in cui si sarebbe tenuto lo spettacolo e assicurato il rispetto delle indicazioni di sicurezza e protezione che la produzione richiedeva. È probabile che ci sia stato un difetto di comunicazione fra la produzione e l’artista Benvenuti, tanto è vero che la produzione si è offerta, dopo l’accaduto, di pagare la penale prevista dal contratto in caso di abbandono di spettacolo non per cause di forza maggiore, offerta che Armunia ha declinato per non intaccare i buoni rapporti che perdurano da tempo con la suddetta produzione.
Ultima cosa. Alessandro Benvenuti ha deciso di non esibirsi all’ultimo minuto, sulla base di considerazioni legittime ma non precedentemente condivise con gli organizzatori. Infatti era arrivato in loco nel pomeriggio, quando sarebbe ancora stato possibile eventualmente modificare la location e prendere i necessari provvedimenti. Per questo motivo, riteniamo che da parte di Armunia non ci sia stato alcun errore palese, né tanto meno da parte di questa Amministrazione.”
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Il Link All’Articolo che spiega l’Interpellanza