Istituzione delle panchine bianche in ricordo delle vittime sul lavoro
Nel 2022 gli incidenti mortali sono stati ben 1.090, ben 3 persone cadute sul lavoro al giorno; oltre a questo terribile dato è opportuno ricordare che gli infortuni sul lavoro sono stati 697.773, +25,7% rispetto allo stesso periodo del 2021, e che l’aumento delle patologie di origine professionale sono state 60.774, +9,9% rispetto al 2021 (Fonti INAIL).
Le statistiche in ambito lavorativo, mortali e non, riportano i dati e le percentuali, ma non riescono ad esplicitare come dietro ogni numero ci sia sempre un nome, una persona, come ci siano storie, famiglie, amici, città, luoghi, sofferenza, dolore.
I luoghi di lavoro non sono sempre sicuri per i lavoratori e le lavoratrici, vogliamo rifletterei assieme a voi sulla considerazione che tutelare la salute di chi lavora significa difendere il diritto alla vita, e per farlo c’è bisogno dell’impegno e dell’attenzione di tutti.
A livello nazionale è importante portare a compimento l’istituzione di una Procura nazionale del Lavoro, che consentirebbe processi più rapidi ed efficaci, facendo fronte a una richiesta di giustizia che non sempre la magistratura ordinaria riesce a soddisfare e sconfiggendo quel senso di impunità che incide negativamente sulla stessa attività di prevenzione.
Dei caduti sul lavoro si parla poco, come gruppo di minoranza ci siamo chiesti cosa poter fare nel nostro Comune su questo tema, abbiamo pensato che fosse utile partire appunto dall’evidenziare il problema ponendolo all’attenzione di tutti con la proposta in Consiglio Comunale di allestire in ogni frazione, nei giardini o piazze comunali o in altro luogo pubblico, una panchina bianca con relativa intitolazione, per ricordare le vittime sul lavoro, anche provvedendo alla risistemazione di quelle già presenti.
Oltre a ciò, abbiamo chiesto l’avvio di campagne di informazione e sensibilizzazione su questo grave problema, nella convinzione che anche queste possano risultare utili, indirizzate alle Scuole presenti nel territorio di Rosignano Marittimo, per aumentare la consapevolezza su questi importanti temi tra ragazzi e studenti, che saranno gli adulti di domani e i lavoratori del futuro.
Il nostro atto è una proposta che dedichiamo ai familiari degli operai, dei tirocinanti, dei medici, degli infermieri, dei poliziotti e di tutti coloro che uscendo di casa la mattina non hanno più fatto rientro alla sera, perché hanno perso la vita mentre lavoravano, per chi lotta contro un male incurabile contratto sul lavoro, a causa dell’esposizione quotidiana a veleni o ad agenti tossici per non aver adottato le dovute precauzioni.