SCAPIGLIATO: Fabbrica del Futuro o Discarica eterna?
Noi siamo certi che la discarica di Scapigliato continuerà ad essere centrale nel progetto di ampliamento attualmente sottoposto ad autorizzazione VIA/AIA (da parte della Regione Toscana), dal momento che si propone di continuare a conferire rifiuti fino al 2029!!!
Infatti, si passerà dalle attuali 361.602 tonnellate (previste fino 2018), di cui 315.400 di rifiuti speciali e 46.000 di RSU, alle 455.000 del 2029, di cui 330.000 di rifiuti speciali, 80.000 trattati dal Biodigestore e 45.000 derivanti dal selezionatore. Solo questo dato, dimostra che non è certo un percorso di riduzione del conferimento di rifiuti.
Inoltre, dal 2029 si ipotizza la fine dei conferimenti in discarica, e dal 2030 MIRACOLOSAMENTE i rifiuti speciali scompaiono e si passa a 125.000 tonnellate annue trattate dagli impianti. La domanda sorge spontanea che fine faranno?
Chi governa Rosignano ci dice che la richiesta di autorizzazione avrà scadenza il 31/10/2035 e che il PEF (Piano economico finanziario) terminerà il 31/12/2034. Facciamo presente che anche le ultime autorizzazioni AIA rilasciate con A.D. n. 159 del 06.11.2012 e s.m.i. e n. 185 del 22.10.2014 e s.m.i. dalla Provincia di Livorno prevedevano la fine delle coltivazioni dei lotti in discarica entro il 2018!!
Ma a tutt’oggi Scapigliato è viva e vegeta intorno a noi, e soprattutto accanto ai quei cittadini che vi abitano vicino e che li vede in attesa del risarcimento economico del danno causato dalla vicinanza della discarica di Scapigliato alle loro abitazioni da ben 35 anni. (Il Tribunale di Cecina condannò nel 2010 – in terzo grado di giudizio – i vertici di REA spa per aver causato “danno esistenziale” ai cittadini residenti nella zona, confermando la condanna in primo grado (Sentenza 134/2006).
Nel Consiglio Comunale del 27 Settembre scorso, è stato discussa la proposta di delibera del parere favorevole al progetto presentato da Rea Impianti Srl “Ottimizzazione gestionale del polo impiantistico Lo Scapigliato”, prosecuzione del procedimento regionale coordinato di Valutazione integrata ambientale (Via) e di Autorizzazione integrata ambientale (Aia) da inviare alla Conferenza dei Servizi che si sta occupando della valutazione dello stesso (la prossima Conferenza si terrà il 9 ottobre 2018. Durante la seduta dl Consiglio Comunale abbiamo RIBADITO, ancora una volta, le perplessità su questo progetto, che avrà come conseguenza un’ENORME ampliamento della discarica, senza neanche dichiarare con chiarezza quale sarà il fine vita della discarica, il che indica la precisa volontà dell’amministrazione comunale e del PD di porre i presupposti per non chiuderla MAI.
Tutti i gravi problemi manifestati in questi anni dall’attività della discarica saranno prolungati, è necessario che i cittadini ne siano consapevoli.
Il Piano economico-finanziario predisposto dalla società Rea Impianti Srl, sottoposto alla valutazione economico-finanziaria ad una agenzia esterna (BDO), secondo la stessa, presenta in alcune parti degli elementi di criticità, ad esempio nella relazione risulta:
(pag. 13)”.. si evidenziano “potenziali elementi di attenzione”:
–relativi a livello elevato delle tariffe ipotizzate per il trattamento di RSU TMB (pag. 23 della Valutazione per quanto riguarda il TMB si legge “..le tariffe annue ponderate sembrano essere sovrastimate rispetto alla convenzione” rispetto a quanto concordato con l’ATO Toscana Costa).
Chiaramente ciò rende favorevole il rapporto costi/ricavi del progetto! E ancora:
–livello di alcuni costi potenzialmente sottostimati (i.e. Oneri finanziari, canone della concessione) (pag.26 “Si evidenzia un indebitamento finanziario, fino al 2029, significativamente superiore alla media dei comparables (enti vari utilizzati per la comparazione del PEF)… Ancora ulteriore indebitamento, che si andrà ad aggiungere all’attuale! Continuando a leggere il rapporto BDO si legge che:
il PEF sembrerebbe sostenibile in quanto questi aspetti critici non possono comportare l’impossibilità strutturale a realizzare questo piano in base a ipotesi ad alcuni scenari teorici.
In sostanza l’analisi tecnico-economica della società BDO non fornisce solide conclusioni, e nemmeno le affermazioni dell’Assessore Donati sono rassicuranti, poiché spiega che l’esito positivo del PEF è legato a molte variabili (Nuovo Piano Regionale dei Rifiuti, gestione dei Rifiuti Urbani, tariffe, ecc. ecc.): nulla di certo tutto da definire!!!
Persiste poi l’estrema fumosità a riguardo del finanziamento del Progetto. Sempre L’Assessore Donati ha dichiarato che si procederà con mutui o, per quanto riguarda il Biodigestore, si ipotizza un Project financing, e tutti sanno quanto sia rischiosa questo tipo di scelta! Investimento previsto 25.2 milioni di euro in due esercizi (2020 e 2021). L’affermazione della centralità della Società pubblica come fiore all’occhiello di questa amministrazione va farsi benedire. Un privato che investe chiaramente si aspetta un guadagno.
Il progetto non è accettabile poi nemmeno sul piano occupazionale, a fronte di un primo numero di assunzioni, negli anni successivi viene previsto un rilevante calo di posti (5 unità in discarica a partire dal 1 gennaio 2019 e 14 unità a partire dal 2024 per il Biodigestore ). Dalla lettura del PEF risulta che il costo del personale passa da 3.714.000 euro per il 2018 (andamento costante fino al 2029) a 1.411.000 previste per il 2030. Questo lascia pensare che ci sarà un crollo dei livelli occupazionali. Andranno tutti in pensione? Si aumenterà il ricorso alle Agenzie interinali?
Un elemento certo, da quello che risulta dalle comunicazioni in Commissione e in Consiglio Comunale e dalla lettura del PEF, è il conto economico di Rea Impianti srl, dove la situazione dello stato patrimoniale vede 21.370.000 di euro di crediti commerciali (di cui 12.570.000 verso il Gruppo Lonzi Metalli), per cui Rea Impianti (viste le difficoltà dell’azienda Lonzi Metalli) ha accantonato complessivamente ca. 8,6 milioni di euro, unitamente ad una situazione debitoria di Rea Impianti al 2017 di 13.866.000 di euro ( di cui 9.5 milioni di euro nei confronti del Comune di Rosignano e 2.4 milioni di euro verso REA per l’acquisto del ramo d’azienda)!
Considerando lo stato di degrado del nostro verde pubblico (REA Impianti ha l’appalto del verde pubblico) si poteva compensare la situazione debitoria nei confronti del Comune ampliando la tempistica dello sfalcio, migliorando notevolmente lo stato delle strade, dei parchi, ecc.
Continuare ad affermare che in caso di mancata autorizzazione dell’Ampliamento della Discarica ne risentirebbe notevolmente il Bilancio del Comune di Rosignano, fino al rischio di default non fa altro che confermare la responsabilità con cui le varie amministrazioni, che si sono susseguite nel corso degli anni, hanno legato le sorti del Bilancio comunale alle sorti della discarica di Scapigliato. Attualmente paga un Canone di 10.500.000 di euro al Comune di Rosignano (dati 2018) per arrivare gradualmente a 6.500.000 al 2029 per poi passare a 2.000.000 dal 2.000.000 milioni di euro dal 2.030.
Quest’amministrazione e coloro che la sostengono, in primis il PD, ha fallito su tutti i piani, la gestione della discarica di Scapigliato è un’ esempio di assenza di rispetto del territorio, dell’ambiente, dei cittadini, dell’assenza di visione e di una programmazione, quest’ultima doveva essere avviata assai prima di oggi, prevedendone la riduzione dei conferimenti, la chiusura e riconversione. Per tutto ciò manifestiamo la nostra contrarietà a tale Progetto.
M5S Rosignano Marittimo
1 thought on “SCAPIGLIATO: Fabbrica del Futuro o Discarica eterna?”