DATI RETE IMA (Infarto miocardico acuto): LE NOSTRE DOMANDE AL SINDACO DI ROSIGNANO
Sono passati ormai 7 anni dall’apertura della rete dell’infarto, è naturale aspettarsi che essa sia stata sottoposta ad un continuo monitoraggio, per valutarne l’efficacia, e ponderare, qualora risultassero necessari, opportuni interventi migliorativi.
Il 22 dicembre scorso l’Asl Nord Ovest ha presentato all’Assessore regionale Saccardi, lo studio (ancora in elaborazione) relativo ai dati della rete IMA della Bassa val di Cecina e della Val di Cornia (all’incontro erano presenti le relative giunte delle Società della Salute e i Sindaci Lippi (#Cecina) e Giuliani (#Piombino); secondo quanto riportato dai quotidiani, emergerebbe che la situazione del comprensorio non sarebbe così drammatica per quanto riguarda la rete infarto; che solo il 23% dei cittadini che avvertono i primi sintomi di infarto ricorrono al 118 mentre il restante 77% si reca direttamente al Pronto soccorso;
Ma ci sembrano indispensabili alcune domande immediate, che abbiamo avanzato con apposita interpellanza a risposta scritta:
-Quali sono le modalità delle procedure di controllo utilizzate dall’apertura della rete infarto ad oggi?
-Chi è (e chi è stato in precedenza, se se ne sono avuti più di uno) il responsabile della verifica periodica dei dati?
-Ogni quanto è stato fatto un check-up sulle performance della rete IMA?
-Quali sono stati i risultati di questi check-up?
Ogni dato è opportuno che sia correlato alla metodologia usata per calcolarlo, e trattandosi di dati sanitari di notevole importanza, serve anche che sia menzionato il responsabile che se ne è occupato: solo questo rende i dati forniti verificabili.
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