Una parabola per capire meglio…
C’era e non c’era, c’era una volta un paese un po’ in collina e un po’ al mare, un po’ ricco e un po’ povero, dove viveva in una casa castello un gran signore. Nel suo palazzo arredato di arazzi quadri e tanti libri, un giorno fece visita la pioggia, in forma di muffa e umidità sui muri. Il signorone chiamò il miglior muratore del paese, il mastro Franchino, che salì sul tetto e aggiustò la tegola rotta, ma furbo qual’era spostò un’altra più in là. Ogni qual volta pioveva, mastro Franchino veniva chiamato per aggiustare il tetto del palazzo che da quel giorno perdeva, una volta a est e un’altra volta a ovest. Per ogni prestazione di mano d’opera, Franchino veniva ricompensato con una caciotta, e in casa del mastro la caciotta non mancava mai. Fin quando un giorno mastro Franchino si ammalò e dovette mandare il figlio anche lui muratore ad aggiustare il tetto. Al ritorno il figlio era orgoglioso del lavoro svolto e lo disse al padre che era a letto sotto le coperte:
“Babbo ho fatto un lavoro con i fiocchi, il tetto non perderà più.”
“E fesso figlio mio” rispose il vecchio con una voce rauca, “la cacciota che a te piace tanto, d’ora in poi te la devi scordare.”
Come nella fiabe del passato sta succedendo oggi a Rosignano nel nostro presente. Il tetto della nuova biblioteca perde e noi paghiamo il Franchino di turno con caciotte da trentacinque mila euro a botta. Tanto i soldi sono dei cittadini che da soli sono poveri, ma insieme sono ricchi, con tante richezze in mano a un’amministrazione spendaciona e incapace di gestirli con parsimonia. Come nella fiaba, verra un momento che tutto ciò finirà, grazie al movimento 5 stelle si metterà fine allo sciupio delle risorse pubbliche, ma i cittadini liberi si devono svegliare ora, mostrare il loro disgusto e dissenso, adesso e senza paura.