Ascoltate i cittadini che chiedono servizi e tutela del diritto alla salute e all’assistenza piuttosto che proporre tagli e riduzioni

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Il PD di Rosignano ha presentato la sua ricetta per far fronte alla precarizzazione dei servizi sanitari offerti dalla Asl territoriale, che consiste però nel barattare la cura per le patologie tempo-dipendenti con altri servizi certamente utili ma più marginali; propone di investire nel “percorso donna” e nella chirurgia protesica, al contrario noi pensiamo che questi servizi, per quanto necessari, non possano essere merce di scambio per rinunciare alla Sala di Emodinamica presso l’Ospedale di Cecina.

Partiamo dai fatti: la zona che va da Rosignano a Piombino lungo la costa, e fino a Volterra lungo la valle del Cecina, è stata terra di conquista per decenni. Le strutture sanitarie sono state impoverite progressivamente con riduzione del personale e dei posti letto che non ha eguali. Un dato per tutti: i posti letto nell’ospedale della bassa val di Cecina sono 1,95 ogni 1000 abitanti, contro la media regionale di 3,15 ogni 1000 abitanti. Ed è per questo che, nell’impossibilità di essere ricoverati, i pazienti, stanno per ore ed ore su barelle scomode in locali inidonei.

Va ricordato e sottolineato come i cittadini di Rosignano furono convinti a rinunciare al proprio Ospedale locale per poter maggiormente investire in un nuovo ospedale a Cecina più strutturato e con maggiori risorse per poter erogare i servizi sanitari necessari al territorio. Ma oggi, dopo che la chiusura dell’Ospedale di Rosignano è diventato un  ricordo passato e digerito dalla popolazione, ad essa si somministrano ulteriori riduzioni  dell’offerta sanitaria e non si ascolta la voce dei cittadini che chiedono, a giusta ragione, l’istituzione di una Sala di Emodinamica per l’Ospedale di Cecina oltre che per quello di Piombino, per poter trattare le patologie tempo-dipendenti: ovvero quelle patologie che necessitano di intervento chirurgico entro un determinato e ridotto lasso di tempo. Una richiesta chiara e condivisa quella dei cittadini, che si è confermata con le 4500  firme della Petizione a sostegno delle sale di emodinamica consegnate in Regione, che non rivendica alcuna priorità di un Percorso Donna o chirurgia protesica.

Sempre per guardare alla sostanza, cioè alle malattie che mettono in pericolo la vita, allarghiamo lo sguardo a tutte le patologie che richiedono interventi in tempi strettissimi (le così dette “patologie tempo-dipendenti”, cioè infarto, trauma e ictus).

Anche in questo caso non si può non notare come la disposizione delle strutture sia totalmente squilibrata.

L’emodinamica innanzitutto. La sala di emodinamica è essenziale per la terapia tempestiva dell’infarto, ed ha ben quattro valori aggiunti che la mettono al primo posto tra le necessità del nostro territorio.

  1. Le patologie che tratta in emergenza (gli infarti miocardici acuti) sono molto frequenti.
  2. L’emodinamica serve come strumento diagnostico e terapeutico per tutte le patologie ischemiche anche nella fase non acuta (cardiopatia ischemica stabile).
  3. Nei giorni in cui non è utilizzata dall’equipe (che lavora nell’altra sede), la sala può essere utilizzata per elettrofisiologia (ancora con una equipe che opera sui due presidi) per impianto di pace-maker, defibrillatori e studi elettrofisiologici.
  4. La sala di emodinamica in due presìdi coprirebbe anche il territorio di Volterra, che ad oggi è totalmente privo della possibilità di trattamento dell’infarto acuto secondo gli standard moderni.

Dire no all’emodinamica su due presìdi vuol dire chiudere la porta all’opportunità unica di fornire ai cittadini di tutte queste zone un trattamento rapido ed efficiente di malattie mortali e, contemporaneamente, un servizio di diagnostica e terapia di alto livello, che comprende anche l’elettrofisiologia.

Per le altre reti tempo dipendenti (trauma e ictus), tra Livorno e Pisa abbiamo due neurochirurgie e due chirurgie toraciche che lavorano pestandosi i piedi e depotenziandosi a vicenda. I nostri amministratori hanno la responsabilità di riconoscere e sanare questa situazione. Una neurochirurgia e una chirurgia toracica dovrebbero logicamente essere trasferite a sud, così che, miracolosamente, tutto il triangolo che ha come vertici Castiglioncello, Piombino e Volterra (circa 200000 abitanti) sarebbe coperta in modo ottimale da tutte e tre le reti tempo-dipendenti.

E’ da notare che questo atto di evidente ridistribuzione virtuosa delle risorse sarebbe a costo pressoché ZERO, sostenibile economicamente e strettamente necessario per la popolazione.

E allora perché il PD di Rosignano preferisce pensare che il problema sia la chirurgia protesica o il percorso donna ignorando le rivendicazioni dei suoi cittadini? La risposta è semplice: stanno solo dicendo quello che la Saccardi ha ordinato di dire, indifferenti verso le necessità dei cittadini che amministrano.

 

 

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