MONITORAGGIO RETE IMA: L’USL TOSCANA NORD OVEST RISPONDE PRENDENDO FISCHI PER FIASCHI …
Il 3 febbraio scorso abbiamo presentato un interpellanza per ottenere informazioni sul monitoraggio della rete IMA, questo è il testo:
“Facendo seguito all’articolo di stampa del 10/01/18 che descriveva l’incontro avvenuto in Regione il 22 dicembre, dove è stato presentato all’assessore Saccardi da parte dell’Usl Nord Ovest, lo studio relativo ai dati della rete IMA della Bassa val di Cecina e della Val di Cornia ( all’incontro erano presenti le relative giunte delle Società della Salute e i Sindaci Lippi (Cecina)e Giuliani (Piombino);
dalla lettura emergerebbe che:
• la situazione del comprensorio non sarebbe così drammatica per quanto riguarda la rete infarto
• solo il 23% dei cittadini che avvertono i primi sintomi di infarto ricorrono al 118 mentre il restante 77% si reca direttamente al Pronto soccorso
• che comunque lo studio è ancora in via di approfondimento (i dati della rete dell’infarto dovrebbero essere pronti entro febbraio)
Considerato che sono passati ormai 7 anni dall’apertura della rete dell’infarto e che la stessa dovrebbe essere stata sottoposta ad un continuo monitoraggio, sono a richiedere:
1 – modalità delle procedure di controllo utilizzate dall’apertura della rete infarto ad oggi.
2 – chi è (e chi è stato in precedenza, se se ne sono avuti più di uno) il responsabile della verifica periodica dei dati,
3 – ogni quanto è stato fatto un check-up sulle performance della rete IMA,
4 – quali sono stati i risultati di questi check-up.
La risposta (pervenuta l’8 marzo 2018) dell’USL Toscana nord ovest è stata la seguente:
“…la rete IMA del territorio della ex ASL 6 è stata costituita nel dicembre 2011 e da quella data viene utilizzato il sistema “TEMBRE”(tempi precoronarici) per la misurazione dei tempi di ogni fase del percorso del paziente ed il monitoraggio dei dati di attività e di esito. (viene utilizzato il dato di mortalità a 30 giorni dopo l’evento acuto). Per cui Il rischio di morte a 30 giorni per IMA in Bassa Val di Cecina nel 2016 si attesta al 7,47% a fronte del 7,73% rilevato in Toscana. Per IMA STEMI, il dato della mortalità a 30 giorni risulta, sempre nel 2016, pari a 8,12% rispetto al 9,08% del valore regionale”.
Ma qualcosa non torna, hanno confuso (deliberatamente?) la performance della rete in termini di tempi precoronarici con la prognosi quoad vitam (mortalità) dell’infarto a 30 giorni. Le due cose non sono cose affatto simili. In quanto:
1. i tempi precoronarici (dal primo contatto medico alla riapertura della coronaria per gli STEMI) deve essere comunque indicato (era il dato che avevamo chiesto) perché, anche in presenza di una mortalità bassa, la riduzione di tempi precoronarici lunghi possono comunque ridurla ulteriormente.
2. la mortalità è un parametro inaffidabile per giudicare l’efficenza della rete, perché il vantaggio principale dell’angioplastica primaria non è tanto la riduzione della mortalità (il vantaggio in mortalità è marginale); quanto la riduzione della recidiva di infarto e la prevenzione dello scompenso (la riapertura tempestiva della coronaria consente di salvare più miocardio e di prevenire il futuro sviluppo di uno scompenso cardiaco).
LA RICHIESTA ERA BEN ALTRO E L’USL TOSCANA NORD OVEST RISPONDE CON ALTRE NOTIZIE!!!
A questo punto sorgono alcune domande:
– sono incompetenti e non capiscono cosa chiesto nell’interpellanza?
– non hanno un monitoraggio della performance della rete e si arrampicano sugli specchi?
– hanno i dati sui tempi precoronarici ma non vogliono rivelarli?
Di fronte ad una richiesta ufficiale di fornire i dati di funzionamento della rete IMA (che é espresso SOLO dai dati di tempo precoronarico) l’ASL ha risposto fornendo dati che non c’entrano niente.
Per cui se l’ASL non ha i dati, sarebbe gravissimo che dopo oltre 6 anni non siano stati previsti meccanismi di verifica periodica dei tempi precoronarici, oppure che si rifiuta di fornirli ad una richiesta ufficiale formulata da un Comune (La richiesta è stata inoltrata all’ASL Toscana nord ovest per il tramite del Sindaco di Rosignano in data 12/2/18). Entrambe le possibilità configurano una situazione di una gravità estrema.
I CITTADINI HANNO DIRITTO AD ESSERE INFORMATI!!