Lezioni di capitalismo del nostro presidente regionale e del direttore Solvay
Lezioni di capitalismo del nostro presidente regionale e del direttore Solvay
Presto la Solvay di Rosignano avrà 80 milioni di euro di aiuti pubblici, regionali o europei che siano. Lo sponsor è sempre lo stesso: Rossi, il nostro infaticabile Presidente regionale, in compagnia di Simoncini e Franchi. Aiuti per l'ammodernamento della sodiera, a competere con i Turchi, ( mamma li Turchi!) che la soda non la devono produrre, ma semplicemente prelevarla dal terreno.
Per riuscire nell'intento la Solvay ha bisogno di soldi pubblici, acqua e sale a prezzi irrisori, energia a sconti da multinazionale, rinnovamento delle autorizzazioni ambientali, che tradotto per noi mortali, vuol dire, inquinare come finora ha fatto, ma, alzandosi i parametri, in tutta regolarità.
Da ciò si evince una sola verità, questo capitalismo di rapina basato su una tecnologia obsoleta è fallito, vive e vegeta solo grazie agli aiuti pubblici e ai rapporti privilegiati che ha con le istituzioni di destra o di sinistra che siano. Inquinando e rapinando le risorse locali.
Le leggi della globalizzazione e della concorrenza valgono solo per noi poveracci, perché se valessero anche per loro, vista la differenza di 37 euro per tonnellata con la soda turca, (ricordiamoci, i turchi pagano dazi doganali) la Solvay dovrebbe chiudere, cambiare (BONIFICANDO) oppure trasformare la produzione in qualcos'altro.
Sommati ai 20 milioni di euro regalati per passare alla produzione con le membrane, in totale diventano 100 milioni di aiuti che sono un bel gruzzolo persino per una multinazionale. Sempre lo stesso sponsor: il PD del presidente Rossi, il benefattore.
Ai piccoli imprenditori si chiede flessibilità, ai grandi dinosauri impantanati nella vecchia logica dell'assistenzialismo di stato, si danno aiuti di ogni tipo.
Sempre a Rosignano, dove si sprecano soldi pubblici per una multinazionale, questa sera al meet up dei gruppi del movimento 5 stelle faremo una colletta per raccogliere 3000 euro, somma necessaria ad una coppia di disoccupati, con due figli, per aprire una pizzeria. Lui pizzaiolo, lei pasticcera, italianissimi e senza nessuna parentela con la famiglia Solvay e il gruppo dirigenziale regionale o comunale del PD, hanno bussato a tutte le banche di Rosignano, per sentirsi dare la solita risposta: "la banca non ha soldi"! Mentre negli uffici pubblici "non ci sono finanziamenti per i piccoli imprenditori". Siamo certi di raggiungere la cifra di 3000 euro che serve al piccolo impreditore, che ce li renderà con buoni pizza da consumare nel suo locale. Agendo in questo modo diamo uno schiaffo morale a queste persone che guidano le nostre istituzioni, genuflessi e attenti alle richieste delle multinazionali, sordi e cinici di fronte alla povera gente.
Mandiamoli a casa