RIGASSIFICATORE A ROSIGNANO: E’ TEMPO DI SCEGLIERE DA CHE PARTE STARE…
Il rischio che il progetto di Edison possa andare avanti è ormai concreto: ieri è stato pubblicato da parte del Ministero Ambiente il Decreto n° 215 del 14.07.2017 con il quale sostanzialmente viene consegnato il beneplacito alla costruzione del rigassificatore per il GNL a Rosignano, aggirando la posizione del Comune di Rosignano Marittimo, che aveva chiesto l’assoggettabilità alla procedura di VIA della variante presentata nel 2015. Il M5S è sempre stato fin da subito assolutamente contrario al progetto, faremo il possibile per impedirne la realizzazione. Questa la dichiarazione dei Consiglieri comunali del M5S Rosignano Marittimo Francesco Serretti, Elisa Becherini, Mario Settino.
“Un Decreto che irride e sbeffeggia tutti, visto che non tiene conto della contrarietà dei cittadini e della della Regione Toscana. Le decine di prescrizioni in termini di sicurezza , in terra ed in mare, definite dalla Commissione Tecnica Regionale (CTR), sono state ignorate totalmente dalla Direzione Generale per le Valutazioni e le autorizzazioni ambientali del Ministero dell’Ambiente, decidendo che la richiesta di Variante non deve essere assoggettata a VIA, e definendo valida la vecchia autorizzazione del 2010, SENZA TENER CONTO CHE LE NORMATIVE SONO CAMBIATE PER QUANTO RIGUARDA IL RISCHIO RILEVANTE, L’EFFETTO DOMINO (l’impianto andrebbe a collocare all’interno del parco industriale Solvay, in caso di un qualsiasi incidente, si determinerebbe un effetto disastroso); Grave non aver ritenuto come negativo l’iter procedurale tenuto da Edison, il proponente del Progetto, che ha di volta in volta mischiato ripetutamente le carte in tavola in corso d’opera”. Afferma Francesco Serretti.
“A questo punto diventa concreta anche l’ipotesi che l’impianto di GNL di Rosignano possa essere inserito nel SEN (Sistema Energetico Nazionale) disponendo in questo modo del finanziamento pubblico, così come lo spostamento del bombolone di etilene, che sarà a carico dei cittadini, vista la indisponibilità di Edison ed anche di Ineos stesso a finanziare questa costruzione. Oltre al danno all’orizzonte pure la beffa, un impianto pericoloso, che si inserirà disastrosamente nell’economia turistica, realizzato con soldi pubblici. Non è un incubo, è una realtà troppo pesante, che va contro ogni logica utile alla salvaguardia del territorio, alla difesa delle imprese ed attività turistiche, va contro il parere dell’intera comunità, che non porterà alcun beneficio significativo nemmeno in termini di posti di lavoro. Sappiamo che il Rigassificatore OLT di Livorno è sottoutilizzato, non a caso funziona come “peak shaving”, mantenendo una quota di stoccaggio GNL come riserva, Un eventuale nuovo impianto a 30 Km di distanza aggraverebbe le potenzialità dell’impianto livornese, appare logico utilizzarlo al massimo, anche per le esigenze industriali di Rosignano, per evitarne la condizione di inattività e il “regalo” di altri soldi pubblici” E’ questa la riflessione della portavoce Elisa Becherini
Conclude Mario Settino: “Il decreto in questione prevede la possibilità di presentare un ricorso al TAR entro 60 giorni ed al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla notifica dell’atto, per questo ci rivolgiamo al Sindaco di Rosignano Alessandro Franchi, che più volte si è espresso negativamente su questo progetto, affinché si faccia carico di un ricorso al TAR, sollecitando il Presidente della Regione Toscana Rossi a fare altrettanto. E’ il momento di mostrare da che parte stare, è tempo di fare azioni concrete, per evitare di pensare che tutto quanto detto e scritto siano state solo parole, pensiamo sia chiaro a tutti come a questo punto della situazione, la credibilità passi obbligatoriamente dai fatti. Ricordiamo a tutti che la Regione Friuli Venezia Giulia, in una situazione analoga, è riuscita a non far costruire il Rigassificatore, quindi rivolgiamo un appello ai Cittadini, agli operatori turistici, a chiunque abbia a cuore la difesa della comunità in cui vive, è necessario comprendere l’importanza di prepararsi alla mobilitazione, alla messa in campo tutte le iniziative possibili per fermare definitivamente la costruzione del Rigassificatore, non esistendo un solo motivo valido a suo favore, ma casomai molti per evidenziarne l’inutilità, il danno, l’incompatibilità dal punto di vista della sicurezza, della tutela dell’ambiente“.