Nei giorni scorsi è morto un uomo, a causa di un malore, sulla spiaggia dello…
Nei giorni scorsi è morto un uomo, a causa di un malore, sulla spiaggia dello stabilimento balneare “Dune Mosse” di Vada. L’evento tragico ha evidenziato una serie di problematiche sulla sicurezza delle nostre spiagge, in particolare per ciò che riguarda l’accesso ad esse con mezzi appositi, in caso di emergenze soprattutto durante la stagione estiva dove il numero delle persone è decisamente più elevato.
Il comandante locale del Corpo Forestale della Stato ha puntualizzato che le idonee vie percorribili ci sono, ma esse non sono direttamente collegate con il luogo dove è successo il fatto, perché alle spalle della spiaggia, ove sarebbe più logico ed idoneo passare, c’è una “riserva biogenetica”. Tutto ciò costringerebbe gli eventuali mezzi di soccorso ad utilizzare percorsi alternativi più lunghi che ovviamente comportano un certo ritardo nei soccorsi.
Questa situazione suggerisce almeno due interrogativi cui dovrebbero rispondere gli amministratori locali:
1) Perché una spiaggia in concessione ad un privato per l’esercizio di un’attività commerciale aperta al pubblico non ha un accesso diretto ad essa percorribile nel minor tempo possibile nei casi di emergenza?
2) Come si concilia in una riserva biogenetica, dove tale via di emergenza non è consentita, la presenza di tubazioni chimico-industriali in “Eternit” (amianto) che, tra l’altro costeggiano il sentiero di accesso a tale spiaggia, percorso più volte al giorno dai bagnanti che frequentano il luogo?
Queste ed altre situazioni, sono le spie che si accendono sul come e in che modo, viene sviluppato il turismo nel Comune di Rosignano Marittimo che si fregia ogni anno della Bandiera Blu concessa chissà in base a quale tipo di interpretazione dei criteri di assegnazione.
Movimento Cinque Stelle Rosignano
Allarme soccorsi sul mare Per accedere solo sentieri – Cronaca – il Tirreno
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