RESPINTA LA RICHIESTA DI ESENTARE DAL PAGAMENTO DELLA TARIFFA DI OCCUPAZIONE SUOLO LE UTENZE NON DOMESTICHE
Abbiamo chiesto, con una Mozione in Consiglio Comunale, che le Utenze Non Domestiche, cioè tutte le attività commerciali e di servizi e le Associazioni, nel caso fossero carenti di spazio, che potessero collocare i bidoni della raccolta differenziata sul suolo pubblico, senza pagare il costo della copertura dei bidoni e la relativa tassa TOSAP (occupazione del suolo pubblico).
La risposta del Sindaco è stata chiara: un pesante voto contrario. Contrari anche tutti i consiglieri di maggioranza (PD e Lista in Comune di Licia Montagnani).
Per il Movimento 5 Stelle è urgente ed indispensabile mettere in atto ogni azione utile al rilancio del settore del commercio, già in ginocchio per le conseguenze della crisi derivante dalla pandemia, evitando ulteriori oneri; le Associazioni contribuiscono all’unità della Collettività, il commercio rappresenta una parte fondamentale del tessuto produttivo del nostro Comune e dell’Intero Paese, i negozi di prossimità sono determinanti per il sostentamento di molte famiglie nel nostro Comune, le luci accese dei negozi e delle attività commerciali animano le nostre strade, le nostre piazze, costituendo un presidio fondamentale per la socialità della nostra comunità, occorre UN RILANCIO NON UN’ULTERIORE TASSA.
Il Sindaco non ha ritenuto utile fornire una motivazione, non è intervenuto nel dibattimento sulla nostra Mozione, lasciando all’Assessore Brogi il compito di dare delle spiegazioni., ecco alcune parti del suo intervento: “…Io credo che anche il riferimento alla crisi economica e alle difficoltà degli operatori turistici e commerciali francamente qui si va a parlare di cifre minime per una attività, quindi non credo che si possa… che sia questa una delle cause della situazione. Io la lettura che vorrei che venisse data e che abbiamo cercato anche di spiegarla agli operatori turistici e commerciali, le cosiddette utenze non domestiche, è che questo non è un qualcosa in più rispetto alla TARI, ma è una opportunità che viene data alle utenze non domestiche e che quel tipo di opportunità che loro sfruttano non può senz’altro messa a carico anche degli altri che di questo servizio poi non ne vanno ad usufruire.“
Noi invece siamo CONVINTI che non sia corretto che il costo di tali coperture e quello del suolo pubblico ricada sulle utenze stesse, dal momento che esse pagano puntualmente la quota della TARI, il tributo destinato proprio a coprire i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti; i costi relativi al servizio di raccolta dei rifiuti sono già tutti contenuti nella TARI e non si ravvisa come potrebbe essere ritenuta legittima la scelta del Comune di richiedere altri introiti legati allo stesso servizio.
L’Assessore ha caldeggiato la realizzazione di opportune isole ecologiche per le utenze non domestiche con il pagamento della Tosap nelle zone più prossime, ma questo conferma che la criticità che segnaliamo, è concreta ed esiste, ed esiste a tal punto che in alcune zone forse ne occorrerebbero più d’una, perché è evidente che risulterebbe complicato il conferimento in modo corretto, sereno e tranquillo a 200 metri o più di distanza dalle attività commerciali; le isole ecologiche però non possono essere la soluzione migliore per chi non ha spazi all’interno della propria attività idonei al collocamento dei bidoni, perché non rendono facilitata la collocazione dei rifiuti, e costituiscono di fatto UN’ULTERIORE TASSA.
Rendere difficoltosa la gestione dei rifiuti alle utenze non domestiche è la migliore premessa per dare un segnale negativo circa la volontà di far funzionare la raccolta differenziata porta a porta, che invece dovrebbe veder avviati processi semplici ed efficienti, funzionali a risolvere le criticità degli utenti e non a crearne di nuove.
Per noi la soluzione migliore, nel caso che le utenze non domestiche rilevino problemi logistici o di spazio nel detenere i bidoncini all’interno dei locali, assolutamente irrisolvibili e comprovabili, ed abbiano quindi l’esigenza di posizionare i suddetti contenitori su suolo pubblico, è quella che sia REA s.p.a ad accollarsi il costo delle manufatti di copertura finalizzati ad accogliere i contenitori da essa distribuiti, analogamente ai costi dei precedenti cassonetti collocati su suolo pubblico e che tali utenze siano ESENTATE dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico.
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