Al Ministero dell’Ambiente per difendere Rosignano Marittimo
Nel nostro Comune sono presenti una somma di rischi e criticità ambientali, è un territorio ad alta densità industriale che rientra nella normativa seveso, cioè ad alto rischio di incidente rilevante, la cui attività ha conseguenze notevoli per gli scarichi in mare e in aria, dove insiste una discarica attualmente in fase di autorizzazione di nuova AIA VIA per nuovo ampliamento che allungherà la sua utilizzazione fino al 2030, ed un depuratore ad oggi sottodimensionato“ informa Francesco Serretti, che prosegue: “Per questo la scorsa settimana ci siamo recati presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per un incontro tra il Capo della Segreteria del Ministro Costa, Fulvio Mamone Capria, il Capo della Segreteria Tecnica Tullio Berlenghi, insieme al Deputato toscano M5S Francesco Berti”.
Continua Mario Settino: “L’incontro aveva lo scopo di far conoscere tutti i problemi di Rosignano Marittimo ai due Capi Segreteria, i quali si sono resi disponibili ad intervenire per fare chiarezza su alcune situazioni, in particolare sui presunti illeciti ambientali della Solvay già resi noti da una Commissione parlamentare d’inchiesta nella scorsa Legislatura. E’ importante ricordare che la Solvay qualche anno fa, davanti ad un giudice, ha patteggiato per un totale di 6,7 milioni di euro di investimenti in bonifiche ambientali per aver inquinato la zona di Rosignano con fanghi velenosi, in particolare nell’area intorno alle Spiagge bianche. Abbiamo avanzato precise richieste, come ad esempio la necessità di vigilare sull’operato di ARPAT e di controllare la validità dei rilievi ed interventi effettuati dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana negli ultimi anni, e ribadito l’importanza di avviare una pianificazione che favorisca lo svolgimento di un’indagine epidemiologica accurata sulla popolazione di Rosignano-Solvay e dintorni, affinché possa essere chiarita con certezza la portata della correlazione tra inquinamento ambientale e salute dei cittadini.
Queste misure, che si inseriscono nel tema della prevenzione della salute dei cittadini, devono quindi assumere un carattere di urgenza.
La Solvay è a Rosignano soprattutto perché da molti anni trova benefici nello sfruttamento delle risorse del territorio, è necessario però ragionare sulle opere di risanamento, bonifica e sostenibilità dello stabilimento, perché le azioni della multinazionale potrebbero generare impatti positivi sia in termini economici che occupazionali. Chiediamo solo che l’azienda si ponga l’obiettivo di arrivare a terminare di scaricare in mare inquinanti e che si impegni a bonificare il territorio pur mantenendo il suo lavoro, al fine di riequilibrare le risorse a cui ad oggi ha solo attinto restituendo a tutti un ambiente sostenibile”.
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