Bruciate 18 tonnellate di etilene nel silenzio…Invece #NoiParliamoEccome!
Doverose le proteste ed i timori dei cittadini!
Il 29 agosto scorso avevamo segnalato ad Arpat dei ripetuti nuovi sfiaccolamenti presso il deposito di etilene a Vada, ma nessuna risposta. Abbiamo rinnovato ad Arpat la richiesta di un commento sui fatti via Twitter, questa che segue la risposta:
L’articolo del Tirreno in testa a questo post riporta che nei due nuovi giorni durante il quale è avvenuto il nuovo sfiaccolamento del deposito di etilene INEOS sono stati bruciate ben 5 tonnellate di etilene, che si sommano alle 13 tonnellate di fine mese di Luglio, 18 tonnellate di etilene bruciato a poca distanza di tempo, nessun comunicato stampa dell’amministrazione comunale su questo secondo episodio, silenzio totale!
Un silenzio colpevole, inspiegabile…
il Piano d’emergenza esterno INEOS prevede 3 livelli di incidenti secondo i quali procedere con vari interventi.
Abbiamo chiesto con un’interpellanza urgente all’Amministrazione Comunale per conoscere in quale livello di rischio previsto dal PEE INEOS è stato inquadrato lo sfiaccolamento del mese di Luglio definito da Arpat come “situazione d’emergenza” e di specificare le conseguenti azioni intraprese in modo dettagliato;
di conoscere quando e con che cadenza l’Amministrazione Comunale intenda mettere in atto la ripetizione periodica del processo comunicativo (descritta dal Cap. 5 del PEE INEOS) che prevede tra l’altro la promozione di esercitazioni pratiche e simulazioni con coinvolgimento della popolazione e la realizzazione di programmi di educazione e informazione nelle scuole.
Mai niente di tutto questo è stato messo in atto dall’amministrazione comunale, il Sindaco è il primo responsabile della sicurezza e della salute dei cittadini, questo silenzio su cosa sta accadendo e la mancata osservanza degli adempimenti contenuti nel piano d’emergenza INEOS circa le esercitazioni pratiche dei cittadini e l’informazione educativa nelle scuole è assolutamente inaccettabile, gravissima e spiegabile solo con il timore di far sapere alla popolazione di Rosignano che il deposito di etilene INEOS costituisce un potenziale pericolo per la cittadinanza!
Il Movimento 5 Stelle Rosignano ha chiesto ai consiglieri regionali M5S un loro intervento sulla questione, prontamente messo in atto, è stata infatti protocollata in Regione l’interrogazione che avvierà un percorso di approfondimento, volto a far chiarezza sull’accaduto, in tutela della salute e dell’incolumità dei cittadini.
Già il 22/09/2014 avevamo inoltre inoltrato un’interrogazione sul Piano Sicurezza esterna dello stabilimento INEOS Solvay e il 14/3/2015 una successiva interrogazione sulla Solvay e il deposito di etilene di Vada.
#SindacoNonSiamoSereni ed è giunto il tempo che non lo sia nemmeno l’amministrazione comunale, noi non vogliamo essere complici del silenzio, vogliamo cittadini informati e consapevoli di tutte le procedure di emergenza e dei potenziali rischi che questo deposito di etilene comporta per la loro sicurezza…